I complementi
Lo zio fuma.
Questa è una frase minima, cioè solo soggetto e predicato.
Aggiungiamo altri elementi alla frase minima:
Lo zio di Paolo fuma la pipa in giardino.
Le parole aggiunte sono complementi.
Si chiamano complementi quei nomi o quelle parti del discorso che servono a completare il senso di una frase. I complementi si dividono in complementi diretti e complementi indiretti;
Complemento diretto o complemento oggetto: sono legati direttamente al verbo senza l'aiuto di una preposizione. È quello che indica l'oggetto sul quale va a cadere direttamente l'azione espressa dal verbo transitivo attivo e compiuta dal soggetto. Risponde alla domanda: chi? che cosa?
Anna mangia una mela.
Hanno preparato una torta.
Ho trovato un portafoglio.
Complementi indiretti.
Tutti gli altri complementi, preceduti spesso dalle preposizioni di, a, da, in, con, su, per, si dicono indiretti.
Ci sono varie specie: qui riportiamo solo i principali. Alla definizione segue l'elenco delle preposizioni che li introducono, e un esempio.