In questa lezione uso dei modi e dei tempi:

l’indicativo si usa per indicare una certezza, la realtà di qualcosa, l’indicativo ha otto tempi. Il congiuntivo si usa per indicare possibilità, desiderio, il congiuntivo ha quattro tempi. Il condizionale si usa per indicare un desiderio una possibilità ma a certe condizioni, ha due tempi. l’imperativo si usa per dare un ordine, un invito, una preghiera, ha solo un tempo. L’infinito indica un’azione o uno stato in modo generico, senza l’indicazione della persona, ha due tempi. Il participio può avere funzione di aggettivo, nome o verbo, ha due tempi. Il gerundio è un modo usato come verbo ma può avere anche la funzione di nome, ha due tempi.

Uso dei modi e dei tempi

Il modo dei verbi permette di presentare l'azione come un fatto certo oppure subordinato a condizione, mentre il tempo indica quando avviene l'azione, se mentre si parla ( tempo peresente) o se è già avvenuta mentre si parla (tempo passato), o se ancora deve avvenire (tempo futuro).

Tutto questo si trova nel verbo dai modi e dai tempi.

1)MODO INDICATIVO:

  •   tempo presente:Indica un’azione che vale nel momento in cui si parla:

Non gioco perché sono stanco.

Non mangio perché non ho fame.

Il telefono squilla.

Oggi è una bella giornata.

Oggi c'è sciopero dei treni.

Adesso esco.

Guardo la televisione.

Ascolto la musica

Luigi beve l'aranciata.

Studio la grammatica italiana e mi diverto.

  •   ci  sono altri usi del presente, 

a) presente abituale:

Io vivo a Torino. (ora e normalmente)

Il treno per Roma parte ogni giorno alle sette.

Laura parla inglese.

Il medico riceve ogni giorno dopo le nove.

  •  un fatto che si verifica con frequenza

 In estate andiamo al mare.

Il sabato cucino la pizza.

Paolo scrive canzoni.

Di sera guardo la televisione.

b)  Il presente indicativo in italiano si usa anche per indicare un dato di fatto che è sempre vero.

Il leone è un felino.

La terra gira intorno al sole.

Due più due fa quattro.

L'uomo ha due gambe.

La macchina ha quattro ruote.

c) Il presente si usa spesso quando si parla al posto del futuro, quindi, facilmente si possono sentire frasi così:

Domani ti porto la torta.

Mercoledì non vengo al cinema.

Un giorno passo a salutare.

 

Coniugazione di PARLARE, CORRERE, PARTIRE

                parlare

correre

partire

io

parlo

corro

parto

tu

parli

corri

parti

lui - lei

 parla

corre

parte

noi

 parliamo

corriamo

partiamo

voi

parlate

correte

partite

loro

parlano

corrono

partono

2) Tempo PASSATO PROSSIMO  (ho parlato).

È un tempo composto. Indica un’azione che è accaduta nel passato. Il passato prossimo si costruisce con il tempo presente del verbo essere o avere +  il participio passato, di solito finisce in -ATO, -UTO,-ITO.

  • PARLARE:

IO HO PARLATO

TU HAI PARLATO

LUI HA PARLATO

NOI ABBIAMO PARLATO 

VOI AVETE PARLATO

NOI ABBIAMO PARLATO

LORO HANNO PARLATO

  • ANDARE

IO SONO ANDATO

TU SEI ANDATO

LUI SONO ANDATI

NOI SIAMO ANDATI.

VOI SIETE ANDATI.

LORO SONO ANDATI.

parlare  = avere + participio passato del verbo parlare.  = ho parlato.

andare = essere + participio passato del verbo andare.  = sono andato.

La maggior parte dei verbi, per fare il passato usa l'ausiliare AVERE

Lavorare ho lavorato. Ieri ho lavorato tutto il giorno

 potere: ho dovuto. Questa mattina ho dovuto portare il cane dal veterinario.

 dormire: ho dormito. Domenica ho dormito fino alle due del pomeriggio.

 mangiare: ho mangiato. A casa di Anna ho mangiato molte cose buone.

volere: ho voluto. Ho voluto farti un paio di domande per capire meglio.

sentito: ho sentito. Ho sentito un rumore in cantina.

Molti verbi di movimento usano l'ausiliare ESSERE

ANDARE sono andato/a:  (io) Sono andata a lavorare con lei.

ENTRARE sono entrato/a: (tu) sei entrato dalla parte sbagliata.

NASCERE sono nato/a: Luca è nato in primavera.

RIMANERE sono rimasto/a: I miei amici sono rimasti in città.

PARTIRE sono partito/a: Voi siete partiti troppo tardi.

TORNARE sono tornato/a: Maria è tornata dalle vacanze più bella.

VENIRE sono venuto/a:  Sara è venuta a ritirare le fotografie.

USCIRE sono uscito/a: Giovnanni e Franca sono usciti molto presto.

MORIRE sono morto/a: La mia vicina di casa è morta di vecchiaia.

ESSERE sono stato/a:  (io) Sono stata promossa all'esame di guida.

Tutti i verbi riflessivi usano l'ausiliare ESSERE

LAVARSI: mi sono lavato/a.

RICORDARSI mi sono ricordato/a

VESTIRSI: mi sono vestito/a

Il passato prossimo dei verbi che usano AVERE finisce sempre con -O

Laura ha lavorato.

Angelo ha lavorato.

Laura e Angelo hanno lavorato.

Tu hai giocato troppo poco.

Tu ed io abbiamo giocato molto male.

Loro hanno mangiato tutte le patate.

Il PASSATO PROSSIMO IRREGOLARE

Il participio passato finisce con ATO ( verbi in ARE), UTO ( verbi in ERE), ITO ( verbi in IRE). Moltissimi verbi, specialmente in ERE, sono irregolari.

Coniugazione:  PARLARE, TEMERE, PARTIRE

 

parlare

temere

partire

io

ho parlato

ho temuto

sono partito \ a

tu

hai parlato

hai temuto

sei partito \ a

lui- lei

ha parlato

ha temuto

è partito \ a

noi

abbiamo parlato

abbiamo temuto

siamo partiti \ e

voi

avete parlato

avete temuto

siete partiti \ e

loro

hanno parlato

hanno temuto

sono partiti \ e

3) Tempo imperfetto (parlavo)

È il tempo tipico delle descrizioni e si usa:

a) per indicare un’azione che dura nel passato:

Da giovane coltivavo l'orto e le piante da frutto.

Da bambina andavo in chiesa ogni domenica.

b) per indicare qualcosa di abituale nel passato:

In estate andavamo in piscina ogni settimana.

La mattina si alzava e fumava una sigaretta.

c) per mettere in relazione due fatti contemporanei nel passato:

Mentre leggevo, Giovanni  tagliava l'erba.

Mentre parlavo (io), Lui rideva.

d) nelle descrizioni (riferite al passato):

Era una sera  buia e avevo  paura.

e) per fare domande di cortesia, al posto del condizionale:

Buongiorno, volevo un quaderno:

(in questo caso non ha valore di tempo passato, ma di modo).

Coniugazione PARLARE, TEMERE, PARTIRE

 

parlare

temere

partire

io

parlavo

temevo

partivo

tu

parlavi

temevi

partivi

lui -lei

parlava

temeva

partiva

noi

parlavamo

temevamo

partivamo

voi

parlavate

temevate

partivate

loro

parlavano

temevano

partivano

Tempo trapassato prossimo (avevo parlato)

È un tempo composto che si forma con l’imperfetto dell’ausiliare (essere o avere) +  il participio passato del verbo.

LEGGERE

avevo letto

avevi letto

aveva letto

avevamo letto

avevate letto

avevano letto

TORNARE

ero tornato/a

eri tornato/a

era tornato/a

eravamo tornati/e

eravate tornati/e

erano tornati/e

FINIRE

avevo finito

avevi finito

aveva finito

avevamo finito

avevate finito

avevano finito

Il trapassato prossimo si usa per Indicare  un’azione avvenuta prima di un'altra che è già passata.

Avevo appena aperto la porta, quando suonò il telefono.

Quando sono entrato in sala, il film era già cominciato.

Quando sono arrivata lui era già andato.

Era uscita di casa allegra, ma è tornata nervosa.

Era stanco perché aveva avuto una giornata molto faticosa.


 

Coniugazione PARLARE, TEMERE, PARTIRE

 

parlare

temere

partire

io

avevo parlato

avevo temuto

ero partito \ a

tu

avevi parlato

avevi temuto

eri partito \ a

lui- lei

aveva parlato

aveva temuto

era partito \ a

noi

avevamo parlato

avevamo temuto

eravamo partiti \ e

voi

avevate parlato

avevate temuto

eravate partiti \ e

loro

avevano parlato

avevano temuto

erano partiti \ e

Tempo passato remoto  (parlai)

Indica un’azione o uno stato che è sempre anteriore rispetto a chi parla e che in genere, non ha nessuna relazione con il presente.

Il passato remoto è molto usato nell'Italia del sud e pochissimo nell'Italia del nord.

Raffaello Sanzio nacque a Urbino nel 1483.

Coniugazione PARLARE, TEMERE, PARTIRE

 

parlare

temere

partire

io

parlai

temetti

partii

tu

parlasti

temesti

partisti

lui - lei

parlò

temette

partì

noi

parlammo

tememmo

partimmo

voi

parlaste

temeste

partiste

loro

parlarono

temettero

partirono

Tempo trapassato remoto  (ebbi parlato)

È un tempo composto che si forma con il passato remoto dell’ausiliare (essere o avere)  +  il participio passato del verbo.

Si usa nelle frasi introdotte da: dopo che, quando ecc.  Il trapassato remoto indica un’azione o uno stato del passato, anteriore ad un altro fatto passato.

In italiano questo tempo NON si usa quasi più. ( è trapassato!)

Dopo che lei se ne fu andata, lui si sentì sollevato e felice.

Non appena ebbe finito di parlare, se ne andò.

Coniugazione

 

parlare

temere

partire

io

ebbi parlato

ebbi temuto

fui partito \ a

tu

avesti parlato

avesti temuto

fosti partito \ a

 lui - lei

ebbe parlato

ebbe temuto

fu partito \ a

noi

avemmo parlato

avemmo temuto

fummo partiti \ e

voi

aveste parlato

aveste temuto

foste partiti \ e

loro

ebbero parlato

ebbero temuto

furono partiti \ e

Tempo futuro semplice  (parlerò)

Indica un fatto che deve ancora avvenire.

Domani andrò al mare.

Lunedì vedrò mia nipote.

Martedì farò una torta alla crema.

Mercoledì mia nipote festeggierà  cinque anni.

Giovedi tu sarai interrogato.

Venerdì firmeremo il contratto.

Sabato balleremo tutta la notte.

Domenica vi riposerete.

  Si può usare anche:per indicare un dubbio, un’incertezza.

 

Non sarai offeso?

per fare una valutazione approssimativa. 

Peserà  otto chili.

Coniugazione

 

parlare

temere

partire

io

parlerò

temerò

partirò

tu

parlerai

temerai

partirai

 lui - lei

parlerà

temerà

partirà

noi

parleremo

temeremo

partiremo

voi

parlerete

temerete

partirete

loro

parleranno

temeranno

partiranno

Tempo futuro anteriore (avrò parlato)

Indica un fatto che avverrà nel futuro, ma prima di un’altra anch’essa al futuro.

Dopo che avrà parlato, daremo la nostra opinione.

Coniugazione

 

parlare

temere

partire

io

avrò parlato

avrò temuto

sarò partito/a

tu

avrai parlato

avrai temuto

sarai partito/a

lui -lei

avrà parlato

avrà temuto

sarà partito/a

noi

avremo parlato

avremo temuto

saremo partiti/e

voi

avrete parlato

avrete temuto

sarete partiti/e

loro

avranno parlato

avranno temuto

saranno partiti/e

Il modo congiuntivo e i suoi tempi

Il congiuntivo è il modo della possibilità, del dubbio e del desiderio. Con il congiuntivo si esprime un fatto o un’azione secondo il nostro punto di vista personale.

Luca è arrivato a casa. (indicativo)

Credo che Luca sia arrivato a casa. (congiuntivo)

Nel primo esempio il verbo "è"  dice che il fatto è certo, nella seconda frase si dice solo un'opinione personale (Luca potrebbe non essere a casa).

Viene usato soprattutto in frasi dipendenti da verbi. In particolare si usa dopo questi verbi:

VOLERE CHE

ORDINARE CHE

NON VEDERE L'ORA CHE

AVERE PAURA CHE

TEMERE CHE

DISPIACERE CHE

ESSERE FELICE CHE

NON ESSERE SICURO CHE

DOMANDARE SE

ASPETTARE CHE

SPERARE CHE

DESIDERARE CHE

AUGURARSI CHE

CREDERE CHE

PENSARE CHE

RITENERE CHE

IMMAGINARE CHE

PREFERIRE CHE

CHIEDERE SE

si usa dopo le forme impersonali tipo:

È MEGLIO CHE

È  GIUSTO CHE

È  POSSIBILE CHE

È  PROBABILE CHE

SI DICE CHE

SI RACCONTA CHE

OCCORRE CHE

BISOGNA CHE

CONVIENE CHE

SUCCEDE CHE

BASTA CHE

Si usa dopo queste congiunzioni:

AFFINCHÈ, TRANNE CHE

MALGRADO CHE, A PATTO CHE

A MENO CHE, BENCHÈ

COME SE, IN MODO CHE

SEBBENE CHE, PRIMA CHE

PURCHÉ,  PERCHÉ (finale)

A volte, il congiuntivo si trova in frasi indipendenti,cioè frasi che possono stare da sole. In questi casi il congiuntivo è usato per:

 un desiderio:

Venisse presto quel momento!

Fossimo almeno felici!

La fortuna ti assista.

Mi auguro che tu possa tornare presto.

 un dubbio

che l'abbia scritto Maria?

Che stia per piovere?

Credo che Paolo sia contento.

Mi sembra che Luca parta domani.

Credo che il tuo discorso non sia stato capito.

Credo che abbia detto la verità.

Penso che loro siano tristi.

 un invito, un comando

Sia gentile: mi spieghi come si compila il modulo.

Esca immediatamente!

Il modo congiuntivo ha quattro tempi: presente, passato, imperfetto,trapassato.

Nelle proposizioni indipendenti si usano: i due tempi semplici, presente e imperfetto, quando ci si riferisce al presente.

Penso (adesso) che tu abbia(adesso) torto.

Spero(adesso) che i miei nonni arrivino(dopo) oggi.

I due tempi composti, passato e trapassato, quando ci si riferisce al passato.

Temo(adesso) che siano partiti(prima).

Tempo presente

Coniugazione

 

parlare

temere

partire

io

parli

tema

parta

tu

parli

tema

parta

 lui - lei

parli

tema

parta

noi

parliamo

temiamo

partiamo

voi

parliate

temiate

partiate

loro

parlino

temano

partano

Tempo passato ( abbia parlato )

Si usa quando l'azione indicata dal verbo si svolge prima di un'altra espressa al presente o al futuro

Coniugazione

 

parlare

temere

partire

io

abbia parlato

abbia temuto

sia partito \ a

tu

abbia parlato

abbia temuto

sia partito \ a

lui - lei

abbia parlato

abbia temuto

sia partito \ a

noi

abbiamo parlato

abbiamo temuto

siamo partiti \ e

voi

abbiate parlato

abbiate temuto

siate partiti \ e

loro

abbiano parlato

abbiano temuto

siano partiti \

Tempo imperfetto

Si usa quando l'azione indicata dal verbo si svolge: -contemporaneamente  ad un'altra che è espressa al passato:

Credevo (in passato) che avessi  (in passato) ragione.

prima di un'altra espressa al presente

Penso (adesso) che avesse (prima) ragione lui.

si usa quando la frase principale ha il modo condizionale.

Vorrei / avrei voluto che andassi anche tu.

Coniugazione

 

parlare

temere

partire

io

parlassi

temessi

partissi

tu

parlassi

temessi

partissi

lui- lei

parlassi

temesse

partisse

noi

parlassimo

temessimo

partissimo

voi

parlaste

temeste

partiste

loro

parlassero

temessero

partissero

Tempo trapassato

Si usa quando l'azione indicata dal verbo si svolge prima di un'altra espressa al passato.

Pensavo (in passato) che mi avessi detto (ancora prima)  la verità.

Si usa il trapassato anche in dipendenza di una frase con il verbo al condizionale  (presente o passato)

Se avessi studiato  potrei trovare un buon lavoro.

Coniugazione

 

parlare

temere

partire

io

avessi parlato

avessi temuto

fossi partito/a

tu

avessi parlato

avessi temuto

fossi partito/a

lui - lei

avesse parlato

avesse temuto

fosse partito/a

noi

avessimo parlato

avessimo temuto

fossimo partiti/e

voi

aveste parlato

aveste temuto

foste partiti/e

loro

avessero parlato

avessero temuto

fossero partiti/e

Modo  condizionale

È il modo della possibilità condizionata. Presenta l’evento ( un’azione, una situazione o un modo di essere) espresso dal verbo come possibile o realizzabile solo a certe condizioni:

Ti divertiresti, se venissi con me.

Comprerei una macchina nuova, se avessi i soldi.

È il modo che si usa per esprimere un desiderio o una possibilità legati a delle condizioni, ma anche per attenuare una richiesta:

Potresti aiutarmi?

Mi passeresti la penna?

Vorrei un caffè.

Il condizionale nelle frasi indipendenti si usa per esprimere un desiderio

Vorrei mangiare.

Sarebbe bello essere in vacanza!

Questa sera vorrei andare al cinema.

 un dubbio

Che cosa dovrei fare?

Che abbia ragione lei?

Dove sarei dovuta andare?

Che abbiano già comperato il biglietto?

 una supposizione (si usa soprattutto nel linguaggio giornalistico)

Il fatto sarebbe successo di notte.

L’uomo avrebbe sparato.

Il condizionale ha due tempi: presente, passato.

Tempo presente o condizionale semplice (parlerei )

Si usa per un'azione che potrebbe realizzarsi a certe condizioni nel presente o nel futuro.

Se avessi tempo, verrei da te.

Può esprimere anche un dubbio, un desiderio, un’opinione, riferita al presente o al futuro.

Secondo me sarebbe meglio studiare di più.

Si usa spesso nelle domande di cortesia

Scusi, mi direbbe che ore sono?

Coniugazione

 

parlare

temere

partire

io

parlerei

temerei

partirei

tu

parleresti

temeresti

partiresti

lei,lui

parlerebbe

temerebbe

partirebbe

noi

parleremmo

temeremmo

partiremmo

voi

parlereste

temereste

partireste

loro

parlerebbero

temerebbero

partirebbero

Tempo passato

Si usa: Per esprimere un'azione che avrebbe potuto realizzarsi nel passato a certe condizioni :

Se avessi avuto la possibilità avrei parlato.

Per esprimere un desiderio, un dubbio, un’ opinione sempre riferiti al passato.

Sarei andata volentieri in moto.

Per esprimere un'azione futura rispetto ad una passata

Ha promesso che avrebbe mandato l’indirizzo.

coniugazione

 

parlare

temere

partire

io

avrei parlato

avrei temuto

sarei partito \ a

tu

avesti parlato

avresti temuto

saresti partito \ a

lui,lei

avrebbe parlato

avrebbe temuto

sarebbe partito \ a

noi

avremmo parlato

avremmo temuto

saremmo partiti

voi

avreste parlato

avreste temuto

sareste partiti

loro

avrebbero parlato

avrebbero temuto

sarebbero partiti \ e

Modo imperativo

E' il modo che si usa per esprimere un comando, un ordine, un invito, un divieto, una preghiera.

Venite subito qui!

Abbiate pazienza.

Sii gentile, aiuta il tuo amico.

l’imperativo ha un solo tempo, il presente, e ha forme proprie solo per la seconda persona

Porta qui il libro. ( 2ª persona singolare)

Portate qui il libro (2ª  persona plurale)

Quando si vuole dare ordini a persone diverse dalla seconda persona, si usano le corrispondenti forme del congiuntivo presente (congiuntivo esortativo):

 

Si segga.

Si decida signora!

Coraggio, diamo una mano anche noi.

Vengano pure avanti, signori.

Dica qualcosa anche Lei.


 

L'imperativo negativo

un divieto o una proibizione si esprime nella la 2° persona singolare con l’avverbio non seguito dall’infinito

Non correre!

Non parlare!

Per le altre persone si usa il congiuntivo.

Per favore, non tocchi (Lei) quei fiori.

Coniugazione

 

parlare

temere

partire

io

------- | -------

------- | -------

------- | -------

tu

parla

temi

parti

lei,lui

parli

tema

parta

noi

parliamo

temiamo

partiamo

voi

parlate

temete

partite

loro

parlino

temano

parta

tempi indefiniti

l'infinito

il participio

il gerundio

Paragrafi letti

            Salva

  Esercizi su: 'Uso dei modi e dei tempi'

8.1    8.1    Passato prossimo. Essere o avere? Scegli la frase corretta
0%
 
8.2    8.2    A ciascuna forma verbale associa la persona giusta
0%
 
8.3    8.3    Completa le frasi con il verbo al passato prossimo . Coniuga l'infinito del verbo tra parentesi, nella forma adatta al soggetto della frase.
0%
 
8.4    8.4    Completa le frasi con il verbo al presente. coniuga l'infinito del verbo tra parentesi, nella forma adatta al soggetto della frase.
0%
 
8.5    8.5    Completa le frasi con il verbo al futuro. coniuga l'infinito del verbo tra parentesi, nella forma adatta al soggetto
0%
 
8.6    8.6    Completa le frasi con il verbo al futuro. coniuga l'infinito del verbo tra parentesi, nella forma adatta al soggetto della frase.
0%
 
8.7    8.7    Completa le frasi con il verbo al modo indicativo, congiuntivo o condizionale. coniuga il verbo tra parentesi, nel modo, tempo e persona adatti al contesto della frase.
0%
 
8.8    8.8    Completa le frasi con il verbo al modo indicativo. coniuga l'infinito del verbo tra parentesi, nel tempo e persona adatti al contesto della frase.
0%
 
8.9    8.9    Riscrivi le frasi come se i fatti fossero avvenuti nel passato.
0%
 
8.10    8.10    Scegli la frase al modo congiuntivo che ritieni esatta.
0%
 
8.11    8.11    Indicativo presente. trasforma al singolare o al plurale le seguenti frasi.
0%
 
8.12    8.12    Indicativo imperfetto. Mettere la forma giusta del verbo fra parentesi.
0%
 
8.13    8.13    Indicativo futuro semplice. Trasforma al singolare o plurale le seguenti frasi.
0%
 

  Approfondimenti su: 'Uso dei modi e dei tempi'

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