Gli aggettivi alterati
Gli aggettivi alterati modificano di poco il significato dell’aggettivo primitivo da cui derivano e si usano per esprimere meglio ciò che vogliamo dire di una persona, di un animale o di una cosa.
- Come si formano gli aggettivi alterati?
Per formare un aggettivo alterato bisogna aggiungere alla radice dell’aggettivo il suffisso alterativo. Si distinguono i suffissi che alterano una parola in quattro categorie:
1) DIMINUTIVI che indicano piccolezza e possono avere la forma in –ino, -ello, -cello, ecc.
2) ACCRESCITIVI che indicano grandezza e possono avere la forma in –one, -acchione, ecc.
3) VEZZEGGIATIVI che indicano affetto e possono avere la forma in –etto, -uccio, -uzzo, ecc.
4) PEGGIORATIVI che indicano disprezzo e possono avere la forma in –accio, -astro, -azzo, ecc.
Per esempio, alteriamo l'aggettivo simpatico:
simpatico → togli la radice → simpatic- + il suffisso -one = simpaticone = una persona molto cordiale.
SUFFISSI ALTERATIVI PIÙ COMUNI