Il presente indicativo
L'indicativo è il modo della realtà che si usa quando si presenta un fatto come certo, reale. Il presente indica un'azione che si svolge nel momento in cui si parla.
PARLARE
IO PARLO
SCRIVERE
TU SCRIVI
PARTIRE
LUI PARTE
Le forme del presente indicativo:
PARLARE
Io parl-o
Tu parl-i
Lui / Lei parl-a
Noi parl -iamo
Voi parl -ate
Loro parl-ano
SCRIVERE
Io scriv-o
Tu scriv -i
Lui / Lei scriv -e
Noi scriv -iamo
Voi scriv -ete
Loro scriv -ono
PARTIRE
Io part-o
Tu part -i
Lui / Lei part-e
Noi part- iamo
Voi part-ite
Loro part-ono
Quando si usa il presente indicativo?
Il presente indicativo si usa:
- a) per parlare di "questo momento", cioè quando si deve esprimere qualcosa che si verifica nel momento in cui si parla. Es.:
Io (in questo momento) sono al telefono.
Luisa è malata.
Carlo dorme (in questo momento).
Paolo sta parlando.
Guardo un film molto bello.
Mangio (adesso) un panino con prosciutto e formaggio.
- b) si usa per parlare di qualcosa che si ripete sempre in modo costante. Es.:
Il sole sorge a oriente
Ogni giorno torno a casa alle due.
I negozi aprono alle nove e chiudono alle sette di sera.
Luigi fuma = Luigi è un fumatore
- c) Per parlare di un evento successo nel passato (presente storico) per raccontarlo in modo attuale.
Il comandante dà il segnale della battaglia.
Nel film il bandito uccide tre persone.
Leonardo da Vinci nasce nel 1400.
- d) per indicare un'azione nel futuro a cui si vuole dare un senso di certezza: Es.:
Domani vado al cinema.
Ho deciso, domenica vengo a pranzo da te.
Stasera parto.
Ti assicuro, che il prossimo anno mi iscrivo al corso di nuoto.
Regola da non dimenticare: nella lingua parlata l'uso del presente indicativo al posto del futuro è frequente e a volte abusato. Meglio perciò, usare il tempo futuro semplice, che è il tempo specifico per descrivere le azioni future.
Ho deciso, domenica verrò a pranzo.
Ti assicuro che l'anno prossimi mi iscriverò al corso di nuoto,
VERBI CON PRESENTE REGOLARE
I verbi italiani si possono classificare in tre grandi gruppi o coniugazioni, secondo la terminazione dell'infinito: verbi in -are o 1ª coniugazione: parlare; verbi in -ere o 2ª coniugazione: scrivere, verbi in -ire o 3ª coniugazione: partire. I verbi che seguono la coniugazione normale dei tre gruppi in -are, -ere, -ire, si chiamano regolari, quelli che hanno forme proprie si chiamano irregolari.
Ecco alcuni verbi con presente regolare più frequenti in italiano:
verbi in -ARE
abitare, amare, arrivare, aspettare, camminare, cantare, chiamare, diventare, domandare, entrare, lavorare, pensare, portare, sperare, tornare.
verbi in - ERE
accendere, chiedere, chiudere, credere, leggere, mettere, perdere, prendere, ripetere, rispondere, scrivere, vedere, vivere.
verbi in -IRE
aprire, dormire, partire, sentire
verbi in -IRE (-isco)
capire, finire, preferire.
In questa tabella puoi leggere e ascoltare alcune frasi coniugate al presente indicativo di alcuni verbi regolari
SOGGETTO | VERBO | OGGETTO |
Io | LEGGO | il giornale |
Tu | SCRIVI | un libro |
Daniele (lui) | CANTA | una canzone |
Daniela (lei) | CAPISCE | il cinese |
Dante e Dario (loro) | PRENDONO | il treno |
I miei vicini di casa (loro) | ASPETTANO | una risposta |
Tu e Franco (voi) | PARTITE | adesso |
Federica (lei) | TORNA | oggi |
Gianni e Pino (loro) | BEVONO | una birra. |